Il postpartita di Triestina-Trento
Al termine della partita Triestina-Trento, sono intervenuti in sala stampa Attilio Tesser e Domen Crnigoj.
Tesser
"Soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto almeno quattro palle gol nitide, pulite, sviluppate bene, ne abbiamo concretizzata solo una. Abbiamo poi un po' subìto il loro ritorno nel secondo tempo pur concedendo poco o niente, a parte un tiro di Sangalli ad inizio secondo tempo e una grande parata di Matosevic al novantesimo. Il problema principale è stato quello di non aver davvero più cambi, senza difensori laterali, dovendo adattare a interni di centrocampo Kiyine e D'Urso, arretrando Jonsson basso a destra e togliendolo da metà campo dove ha un peso importante. Non c'era stavolta una panchina dalla quale attingere ma avevamo tenuto botta bene.
Spiace perché sinceramente in queste quattro partite qualche punto in più, anzi tanti punti in più, li avremmo meritati. Tuttavia coi se e coi ma non si va da nessuna parte, rimane la prestazione contro una squadra forte, facendo decisamente meglio noi soprattutto nel primo tempo, subendo poco e creando tanto. C'è grosso rammarico anche questa sera, è un anche che continua considerando le precedenti tre prestazioni.
Stiamo giocando con una buona pressione, fatta in modo forte e molto alta, l'abbiamo fatta a Vercelli per tre quarti di partita pagando un calo mentale dopo aver subìto un eurogol quando si stava giocando in una sola metà campo, per poi prenderne un altro subito dopo all'incrocio tirato senza nemmeno guardare. Stasera avete visto tutti com'è andata, la condizione atletica magari in qualcuno impiegato meno può aver un minimo influito, mancavano poi Ionita e Silvestri oltre allo stesso Moises, che avrei potuto inserire al posto di Silvestro senza togliere Jonsson dalla linea mediana. Ma non mi aggrappo a questo perché la prestazione è stata fatta, non è un calcio d'angolo al 93' a cambiare quello che i ragazzi hanno fatto. Spiace perché quando fai buone partite nelle quali meriti molto di più e porti a casa poco, fa molto male.
Come si tiene la barra dritta dopo queste mazzate? Il gruppo la sta tenendo e prestazioni come quella di stasera lo certificano, così come quelle precedenti nelle quali singoli episodi hanno indirizzato l'esito finale. Ad esempio contro la Dolomiti Bellunesi l'arbitro mi ha detto che non era rigore, ne parla col quarto uomo e lo concede comunque a dieci minuti dalla fine e perdi, tutto ci stava meno che perdere ma non ci siamo mai abbattuti. Perché le prestazioni che stanno facendo questi ragazzi sono decisamente positive, lottano, ci provano fino in fondo, quindi vuol dire che la barra riusciamo a tenerla dritta. E ci deve essere ancora questa coesione, questa fiducia. Sappiamo benissimo quanto è difficile, ma sappiamo che abbiamo il dovere di onorare la maglia che indossiamo e sappiamo che è un dovere crederci, perché ci sono ancora i punti per raggiungere i playout.
Un po' di fortuna in più per invertire il trend di risultati? Per me è più importante che continuino ad arrivare le prestazioni, perché quando queste ci sono, se si riesce a finalizzare un briciolo di più i risultati poi arrivano. Chiaramente anche un pizzico di sorte in più può aiutare, serve nella vita e serve anche nel calcio ma non è su quello che dobbiamo basarci, dobbiamo basarci sulle prestazioni e una volta fatte puoi sperare che arrivi anche l'episodio favorevole".
Crnigoj
"Chi ci segue, chi ci guarda, sicuramente sa che i punti conquistati dovrebbero essere molti di più, ma alla fine è il rettangolo di gioco che conta e stiamo facendo abbastanza fatica pur dominando le partite. Peccato per tutti i punti persi, perché secondo me la penalizzazione sarebbe stata tranquillamente già azzerata. Questo sicuramente ci avrebbe reso le cose più facili rispetto alla situazione attuale.
Oggi sicuramente la squadra era molto corta a livello di panchina ma chi entra però secondo me deve spingere di più, i cambi loro nella partita di oggi sono quelli che hanno permesso loro di rimontare. Noi abbiamo ricevuto un contributo un po' più molle, quindi bisogna guardarsi dentro individualmente valutando se ognuno stia facendo il massimo delle sue possibilità.
Le prestazioni sono comunque in costante crescita a partire dalle occasioni create, non stiamo però portando sufficienti punti a casa ed è questo che conta, quando meriti molto di più e porti a casa poco fa particolarmente male. A volte sarebbe bello in un certo senso giocare male e portare a casa il risultato pieno, giocassi male sarebbe più semplice andare a trovare gli aspetti sui quali migliorare. Qui c'è poco da dire per trovare questi aspetti, c'è da lavorare e basta, spingere ogni allenamento più forte possibile, le partite passano e bisogna iniziare a vincere".
