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UNA SQUADRA .. DA BRIVIDO! UNA SQUADRA .. COMPATTA! TRIESTINA .. BRAVISSIMA! FORZA MULI .. FORTISSIMI! LA TRIESTINA È L'AMORE CHE MAI SCORDEREMO, L'ALABARDA IL NOSTRO SIMBOLO CON CUI VINCEREMO E NOI TIFOSI DA SEMPRE, FEDELI ALLA SQUADRA SAREMO. LA FORZA PER 1000 VITTORIE E...QUANDO FAREMO GOL (CLAP-CLAP) E IL ROCCO SCOPPIERÀ (CLAP-CLAP) UN SOLO GRIDO IN CORO DA BARCOLA A SAN GIUSTO ESPLODERÀÀÀÀÀ! UNIONE , UNIONE ALE ALE ALE! UNIONE , UNIONE ALE ALE ALE! FORZA UNIONE! LA TRIESTINA È LA SQUADRA CHE RESTA NEL CUORE TUTTI NOI LA SEGUIREMO IN OGNI STADIO A FARCI ONORE AL VENTO VA L'ALABARDA LA NOSTRA BANDIERA PER NOI TRIESTINI LA GIOIA PIÙ VERA E...QUANDO FAREMO GOL (CLAP-CLAP) E IL ROCCO SCOPPIERÀ (CLAP-CLAP) UN SOLO GRIDO IN CORO DA BARCOLA A SAN GIUSTO ESPLODERÀÀÀÀÀ! UNIONE , UNIONE ALE ALE ALE! UNIONE , UNIONE ALE ALE ALE! FORZA UNIONE! UNIONE , UNIONE ALE ALE ALE! UNIONE , UNIONE ALE ALE ALE! FORZA UNIONE!
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Il postpartita di Triestina-Renate

Al termine del rotondo successo della Triestina sul Renate, sono intervenuti in sala stampa Giuseppe Marino, Noa Kljajic e Teoman Gündüz.

 

Marino

"Oggi abbiamo provato un po' a gestire, anche se sembra una parola molto strategica ma non è così, perché ogni formazione schierata è stata messa in campo per vincere. Forse dopo Monza ho avuto un po' il rimpianto che andando più coperti sarebbe andata diversamente, poi un allenatore si crea mille colpe e mille critiche, perché in questi ragazzi c'è nelle corde la voglia di vincere sempre. Sia la formazione di giovedì sera sia quella odierna sono state scelte per portare a casa il risultato, oggi sotto l'aspetto strategico abbiamo iniziato un po' così perché tutte le squadre contro di noi cambiano sistema. Le studiamo, giocano in un certo modo, poi ci affrontano e si mettono tutte dietro aspettando, quindi va studiato anche un modo per scardinare questa eventualità e l'abbiamo fatto, sono contento che i ragazzi l'abbiano applicato. Nella ripresa abbiamo cambiato le pressioni, andando più forti e più alti facendo perder loro i riferimenti, riuscendo a cambiare la partita.

Oggi ha esordito titolare un 2006 e siamo tornati con la linea a tre in difesa, cosa che avendo un difensore in più richiede più gamba e seppur alla squadra non è che manchi, è comunque un aspetto da tenere in considerazione vista la situazione. Vediamo squadre di Serie A con rose di trenta giocatori, che hanno fatto il ritiro, soffrire la domenica quando hanno il turno infrasettimanale. Questi ragazzi non hanno fatto ritiro, non hanno fatto nulla e due impegni così ravvicinati belli tosti, perché con l'Inter U23 la gara è stata dispendiosa e oggi di fronte avevamo una squadra che voleva fare risultato, non tirandosi mai indietro è un aspetto sicuramente importante.

Modulo a quattro col trequartista o 3-5-2 non cambia quanto a dispendio di energie, cambia la corsa perché con un sistema la fai maggiormente a ritroso per non concedere ripartenze, mentre con l'altro la fai in avanti per sfruttarle maggiormente tu. Ovviamente con un difensore in più siamo coperti e rischiamo meno, anche se questa è una squadra che se si mette un difensore in più morde il freno e in un certo senso soffre, perché i ragazzi vogliono quanto prima recuperare, togliere questo meno e iniziare il campionato quello vero. Io predico calma, chiedo ogni domenica di mettere nel nostro salvadanaio il massimo possibile, perché questa è la condizione quest'anno. Il dispiacere è che se guardi i punti e non pensi alla penalizzazione si parlerebbe di un altro campionato, però come si suol dire la calma è la virtù dei forti. Dobbiamo stare  lì, il nostro obiettivo sappiamo qual è, salvare la categoria, salvare la Triestina e dare il massimo in ogni gara, poi quello che ci meriteremo lo raccoglieremo a fine anno.

Faggioli? L'attaccante vive per il gol, lo sappiamo, possiamo raccontarci tutte le storie sulla generosità e sul giocare per la squadra, lui vive per il gol e si vede. E' un attaccante che non si risparmia e che a volte cerca di venire incontro per aiutare, mentre io gli chiedo di andare maggiormente all'attacco della profondità. Però lui è un ragazzo che dà sempre tutto negli allenamenti così come in partita, oggi mi è dispiaciuto perché Artur che è il nostro rigorista gli ha concesso il tiro dal dischetto per farlo sbloccare, perché l'unica cura per gli attaccanti è il gol, la decisione poi è stata purtroppo cambiata dopo la revisione. A fine partita gli ho detto di non preoccuparsi perché il gol lo merita e quando ci sono le prestazioni, quando ci si applica così come fa lui, quando arriverà il gol sarà ancora più bello.

Tonetto purtroppo ha una frattura della clavicola, l'abbiamo perso come minimo per un paio di mesi. Mi dispiace perché chiamo all'attenzione gli arbitri su queste cose, c'è troppo gioco sporco con le mani, con le maglie tirate, spesso le dinamiche vengono viste a senso unico. Mattia è stato tirato e buttato giù, l'arbitro a stento ha fischiato il fallo. C'è in gioco anche la salute di questi ragazzi, perché quando ci sono queste situazioni si rischia. A prescindere dai risultati la mia paura in questa settimana di impegni ravvicinati erano gli infortuni, perché i ragazzi non si risparmiano e vogliono andare sempre a mille pur senza una preparazione alla base preventiva. La preparazione prestagione non è tanto per raggiungere chissà quali picchi di velocità, ma spesso è propedeutica all'evitare infortuni, soprattutto quando il calendario diventa molto fitto. In questa settimana usciamo in linea di massima bene come prestazioni, perché avremmo meritato anche con l'Inter U23, ma male con gli infortuni di Vertainen e Tonetto, che per me sono due calciatori importantissimi.  

Il messaggio ai tifosi è lo stesso che mando da inizio anno. Per me il tifoso deve andare oltre le situazioni societarie, deve supportare la maglia e stare al fianco di chi la indossa. Poi se chi la indossa dimostra di non meritare ha tutto il diritto di criticare perché è giusto che sia così. Per noi non è facile, quando sono arrivato ho detto che è brutto questo stemma coperto, è brutto vedere lo stadio vuoto, tutto questo non è semplice. Oggi anche i pochi che erano presenti ci hanno dato una grande mano, ci hanno dato una marcia in più. L'appello che faccio è che il calcio sono i tifosi, sono loro che danno emozioni e noi viviamo per regalare loro emozioni, quindi sarebbe bello se quanto prima tornassero a supportarci, perché ne sentiamo la necessità. Lo meritiamo? Il calcio è veloce e le cose girano in poco tempo, quello che ho sempre detto ai ragazzi è che dobbiamo sudare la maglia e onorarla perché rappresenta una città che merita, quindi da parte mia e da parte loro ci sarà sempre il massimo impegno".

 

Kljajic

"Sono molto felice del gol di oggi e in generale di essere qui, voglio ringraziare la mia famiglia che è stata sempre vicino a me, ma anche la squadra, lo staff, la società, tutto l'ambiente per la fiducia, un ambiente che non molla mai. Ho diciannove anni e non è facile essere gettato nella mischia, ancor più con la situazione che tutti sappiamo di dover affrontare, non è facile nemmeno per il mister ed anche per questo sono ancor più felice di aver ripagato la sua fiducia.  

Sento la stessa energia anche nel gruppo, un gruppo nel quale siamo fratelli, una famiglia. Lavoriamo sempre al massimo e stiamo zitti, concentrati al massimo per ottenere i risultati. Che giocatore sono? Io lavoro duro, voglio lottare, segnare e vincere, niente di più. Devo migliorare sotto tutti gli aspetti, si deve lavorare e migliorare sempre. La partita di oggi è finita, siamo contenti per questa bella vittoria ma siamo già pronti per tornare sul campo e preparare la prossima".

 

Gündüz

"La miglior partita per me? Direi di si, ma la cosa più importante è stata la vittoria della squadra, il mister mi ha dato questa opportunità e ho cercato di sfruttarla al meglio. La vittoria è però frutto del noi, di tutto il lavoro di un gruppo, di una squadra, in questo momento non importa che sia io o qualcun altro ad emergere, è la vittoria che conta. Giochiamo per la maglia, giochiamo per la città, giochiamo per vincere.

Il primo tempo è stata una gara onestamente un po' noiosa, per me e credo anche per chi ha assistito alla partita. Nel secondo tempo abbiamo cambiato marcia, la squadra ha giocato davvero molto bene mostrando le proprie qualità, qualità che varrebbero una classifica molto diversa ma questa è la situazione e dobbiamo andare avanti lavorando duro. E' stata anche un'occasione per mostrare le mie qualità? Spero di riuscire a mostrarle ancor di più in futuro.

Sono stato fuori per nove mesi causa infortunio, veramente tanto tempo. Ma qui a Trieste ho potuto avere il contributo di un grande staff, tanti ragazzi mi hanno aiutato, fisioterapisti, medici, sono stati davvero di grande aiuto. Ora fisicamente mi sento meglio, sento di conoscere maggiormente il mio corpo e ho imparato da questo, mi sento in forma e spero di continuare su questa strada. Se preferisco un'attitudine difensiva o offensiva? Dipende sempre quali consegne chiede l'allenatore, se devo aggredire il play avversario cerco di recuperare più palla, se il compito richiesto è di offendere di più, attacco maggiormente di conseguenza. Ma la sostanza non cambia, quello che chiede il mister lo faccio, anche se si tratta di giocare in porta, si gioca per la squadra".  

 

 

 

Il postpartita di Triestina-Renate